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Vi racconto Elle Active 2017! Un evento tutto al femminile

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Immaginate un intero weekend di ispirazione al femminile: incontri, formazione, coaching e poi stylist, make-up artist e fotografi. Tutto dedicato alle donne, per imparare a valorizzarci e promuoverci nel mondo del lavoro – ma non solo.

La seconda edizione di Elle Active, il forum delle donne attive, si è svolta sabato 11 e domenica 12 novembre all’Università Statale di Milano. È un evento aperto a tutte ed è gratuito, basta iscriversi per tempo. Io ho partecipato anche quest’anno e vi racconto com’è andata! 

In questo post troverete tanti spunti da approfondire per diventare sempre di più “la nuova me”. Pronte?

Lavorare meglio, coaching, yoga, inventarsi un lavoro sul web

Il programma era molto ricco e diviso per aree tematiche: c’erano gli speech nell’Aula Magna, l’aula psicologica, l’aula digitale e l’aula tutorial. C’erano i corner: con le sessioni di mentoring a tu per tu, per confrontare la propria idea imprenditoriale, per incontrare le stylist e trovare il look giusto, per testare l’inglese. C’era il foyer dove farsi truccare, acconciare e fotografare per il curriculum vitae.

Io ho partecipato a 6 workshop davvero interessanti. Ve li racconto qui:

  1. Come scoprire il proprio talento – Aula tutorial
  2. Fare squadra al femminile – Aula digitale
  3. Camminare leggere nella vita – Aula tutorial
  4. Yoga e pilates alla scrivania – Aula Magna
  5. Inventarsi un lavoro sul web – Aula digitale
  6. Generali Hackaton: 5 progetti per lavorare meglio – Aula Magna

Elle Active 2017, Milano: pronte per cominciare!

1. Come scoprire il proprio talento – Aula tutorial

Con grinta e passione, la life coach Roberta Cesaroni ha coinvolto tutte per più di un’ora, parlando di coaching. A cosa serve? A riscoprirci, ad allenare il talento e le nostre potenzialità. Ha raccontato i quattro aspetti su cui lavorare per tirare fuori il talento: autostima, resilienza, emozioni, felicità.

Felicità? È di tre tipi: c’è quella dell’essere, del fare, e quella dell’amare.
Anche le aree di autorealizzazione, nella vita, sono tre: relazionalità, competenza e autonomia.

L’aspetto più critico per le donne? L’autostima.

Impariamo a guardarci allo specchio, chiediamoci “chi sono? come sto? quali sono i miei pregi?”. Sì, i pregi, non i difetti. Abbandoniamo l’idea della perfezione. Prendiamoci cura di noi stesse quotidianamente, bastano piccoli gesti per sentirci meglio.

Roberta ha spiegato anche che esistono 24 potenzialità. Una su tutte: la gratitudine, perché imparare a sentirsi grati può davvero cambiare le cose.
Uno strumento pratico utilizzato nel coaching è la ruota della vita: serve a scoprire quali aree funzionano e quali no. Perché è necessario capire come stiamo, nel presente, per fare passi avanti.

Da dove cominciare? Scopriamo quali sono i nostri valori, le nostre priorità e impariamo a usare bene il nostro tempo.

Due strumenti utilissimi sono il planning e la scrittura: pianificare la settimana aiuta a gestire meglio il tempo, scrivere aiuta a mettere a fuoco le cose importanti (valori, priorità, chi siamo).

2. Fare squadra al femminile – Aula digitale

È davvero possibile? La Psicologa Nicole Adami ne ha parlato in questo speech focalizzato su donne e lavoro. A quanto pare, noi donne abbiamo la tendenza a cercare relazioni amichevoli e familiari sul lavoro, ma questo può andare a discapito dell’aspetto professionale – e quindi impedirci di collaborare al meglio.

Ecco alcuni consigli, tutti molto pratici:

  • Riconosciamo la professionalità, nostra e delle altre donne.
  • Quando siamo in ufficio, focalizziamoci sul lavoro, non comportiamoci come se fossimo tra amiche. Ok, possiamo avere colleghe che sono anche amiche, ma il rapporto d’amicizia va coltivato lontano dalla scrivania.
  • Usiamo il nostro lato femminile (fatto di empatia e propensione alle relazioni) senza cadere nel pettegolezzo.
  • Quando guardiamo una collega, valutiamo se lavora bene. Chissenefrega se oggi non ci ha offerto il caffè, non ci saluta perché ha litigato con il marito, o indossa una gonna che noi non metteremmo mai.
  • Usiamo l’autocontrollo. Dire: “valutiamo altre soluzioni” è meglio di: “non sei capace”.
  • Capiamo qual è il problema. Se siamo insoddisfatte – perché siamo oberate di lavoro o sottopagate -, non prendiamocela con la collega disordinata scaricando su di lei la nostra rabbia.

Elle Active 2017, Milano

3. Camminare leggere nella vita – Aula tutorial

Rossella Panigatti ci ha guidate in alcuni esercizi di visualizzazione, per riuscire a viaggiare più leggere – nel lavoro e nella vita. Il suo è un approccio energetico-spirituale, che aiuta a liberare la mente da ciò che non serve più. Come molto spesso accade, è partita da se stessa: dopo anni di lavoro in azienda, una forte depressione e un’ernia al disco, è riuscita a guarire e a cambiare strada. Oggi si definisce ricercatrice spirituale, guaritrice e scrittrice.

4. Yoga e pilates alla scrivania – Aula Magna

Johanna Maggy Hauksdottir è islandese, insegnante di pilates dall’aspetto leggero come una fata e moglie di Fabio Volo. È stata lei a mostrare, dal palco dell’Aula Magna, alcuni esercizi di yoga da fare alla scrivania. Sono semplici, veloci e praticabili quotidianamente in ufficio – senza sembrare pazze – per sciogliere la muscolatura e mantenere una postura corretta, anche quando dobbiamo stare sedute per ore davanti al computer.

5. Inventarsi un lavoro sul web – Aula digitale

Lui e lei, marito e moglie, due progetti editoriali online di successo e un nuovo progetto in comune su YouTube. Se volete trasformare in lavoro la vostra passione per il web, il blogging e la scrittura, siete senz’altro in cerca di buoni esempi che possano ispirarvi. Come questi:

  • Alessandro Vannicelli, consulente di marketing e comunicazione digitale, nel 2014 ha ideato Schisciando.com, ovvero “la schiscietta come stile di vita”. Grazie a un’attività costante, una buona strategia di comunicazione e un’attività di ufficio stampa, Alessandro è riuscito a far conoscere sempre di più il blog e a pubblicare due libri. Oggi, oltre all’attività di blogger, continua a lavorare come consulente.
  • Laure Renieri è la fondatrice di The Old Now, magazine online dedicato al lifestyle. Tutto cominciò nel lontano 2010, con un blog dove postare le fotografie che scattava. Da lì sono arrivate le prime collaborazioni, il blog è diventato una piattaforma multi-autore, poi un magazine. Oggi Laura è mamma di due gemelline, non lavora più in banca, non si alza più alle 5 del mattino per scrivere prima di andare in ufficio. E la sua passione è diventata un lavoro.

Il segreto per avere successo online? Fra i tanti fattori – l’idea giusta al momento giusto, una buona dose di culo, una strategia, un piano editoriale ecc… – ce ne sono due, importantissimi ed evergreen: la qualità dei contenuti e la costanza nel tempo.

6. Generali Hackathon: 5 progetti per lavorare meglio – Aula Magna

Cos’è un hackathon? È una metodologia di lavoro che valorizza la creatività. Si lavora in team per raggiungere un obiettivo comune e, in poche ore, dare vita a un’idea realizzabile. Quella organizzata da Generali è stata una maratona di idee sul tema della diversità e dell’inclusione in azienda. Ogni squadra si è concentrata su un tema specifico, con l’obiettivo di proporre soluzioni capaci di migliorare la vita lavorativa. Durante Elle Active sono stati presentati i 5 progetti vincitori:

  • Tema Engagement – Tenere alta la motivazione del personale durante tutta la vita lavorativa. Il progetto vincitore è “FM Team”, che propone attività di mentoring e percorsi formativi non convenzionali per stimolare l’engagement.
  • Tema Processi HR Assicurare un percorso di carriera equo al personale. Il progetto vincitore “Valutazione e valorizzazione della diversità in azienda” mira a creare consapevolezza riguardo ai criteri di valutazione e a considerare la diversità una ricchezza.
  • Tema Mindset e Organizzazione – Promuovere modelli organizzativi in grado di includere la diversità e valorizzare le differenze. Ha vinto “In my shoes”, un progetto che propone delle attività mirate a mettersi nei panni degli altri.
  • Tema Nuove modalità di lavoro Per gestire meglio il tempo e le attività. Ha vinto “In competence we trust”, con l’idea di promuovere lo smartworking e la condivisione delle competenze fra diversi reparti aziendali.
  • Tema Genitorialità Favorire la cultura della genitorialità come risorsa. Il progetto vincitore è “Genitore e valore”. Propone diverse attività per migliorare la conciliazione famiglia-lavoro, dalla condivisione di informazioni fino a servizi di mentoring e counseling.

Questa è la mia esperienza a Elle Active. Spero che questo post sia stato un mix di idee interessanti, che potrete approfondire con qualche ricerca in più. Se ci sono argomenti che vi hanno colpito e volete saperne di più, scrivetelo nei commenti (e io mi metterò all’opera!). E se non avete partecipato quest’anno, non perdete l’evento nel 2018 🙂

E tu, cosa ne pensi?

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